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Reflusso gastroesofageo: sintomi, cause e come affrontarlo a tavola.

  • giadamaiorani
  • 29 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto comune: milioni di persone ne soffrono ogni giorno, spesso senza riuscire a trovare una soluzione duratura. Chi ne è colpito lamenta spesso una sensazione di bruciore a livello dello sterno, rigurgito acido, tosse notturna o difficoltà a digerire i pasti, ma anche tachicardia. Non è solo un fastidio: a lungo andare può compromettere il sonno, le relazioni sociali e la qualità della vita.

Il reflusso si verifica quando parte del contenuto dello stomaco risale verso l’esofago. Ciò accade quando il cardias, una barriera che dovrebbe impedire la risalita, non funziona in modo ottimale. Il risultato? Bruciore, dolore e spesso paura di mangiare certi cibi.

I sintomi più frequenti sono:

  • Bruciore retrosternale (pirosi)

  • Rigurgito acido o sensazione di “risalita”

  • Tosse cronica o voce rauca

  • Difficoltà a deglutire

  • Sensazione di nodo alla gola.

 

Le possibili cause:

Non esiste una sola causa, ma spesso una combinazione di fattori:

  • Pasti molto abbondanti o consumati in fretta

  • Cibi grassi, fritti, alcolici o molto speziati

  • Sovrappeso e obesità

  • Stress cronico

  • Abitudini come il fumo o il coricarsi subito dopo i pasti.

 

Il ruolo dell’alimentazione

E' opinione comune pensare che basti eliminare certi alimenti per risolvere il problema. In realtà non esiste una “dieta universale” valida per tutti, perché ogni persona ha una sensibilità diversa. Ci sono però alcune strategie utili che aiutano la maggior parte dei pazienti:

  • Preferire pasti leggeri e frequenti

  • Mangiare lentamente e masticare bene

  • Evitare di coricarsi subito dopo i pasti

  • Ridurre fritti, cibi molto grassi, cioccolato, alcol, spezie piccanti e bevande gassate

  • Tenere sotto controllo il peso corporeo

 

Un aspetto spesso sottovalutato: le emozioni

Il reflusso non è solo fisico: ansia, tensione e stress possono accentuare i sintomi. Molti pazienti riferiscono di sentirsi scoraggiati, perché hanno già provato mille rimedi senza risultati. In realtà, con un percorso personalizzato e un approccio che tenga conto dello stile di vita e delle emozioni, i miglioramenti possono arrivare e durare nel tempo.


Se soffri di reflusso gastroesofageo e vuoi capire come gestirlo al meglio con un’alimentazione personalizzata, puoi contattarmi per una consulenza. Insieme valuteremo le tue abitudini e costruiremo un percorso su misura per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della tua vita!


 
 
 

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